Infiltrazioni Articolari

Dr. Giovanni Longoni - Chirurgo Ortopedico

Aiuto Primario presso Casa di Cura Lecco (Beato L.Talamoni)

Email: ortopedico@giovannilongoni.it

LE INFILTRAZIONI ARTICOLARI: UNA REALTA' CONSOLIDATA

Spesso si sente dire da un amico, un familiare, un vicino che hanno migliorato il proprio dolore con delle infiltrazioni. Mi capita, infatti, che un paziente in studio mi chieda: “Dottore, potrebbe essere utile un ciclo di infiltrazioni?”.

DI PRECISO DI COSA STIAMO PARLANDO?

Effettuare un’infiltrazione in un’articolazione vuol dire portare un farmaco direttamente all’interno dell’articolazione, con il duplice vantaggio di avere il composto TUTTO all’interno e di NON averlo circolante nel corpo (se non in percentuali piccolissime).

Principalmente i preparati usati nel mondo ortopedico per le infiltrazioni sono:

Non sono gli unici preparati iniettabili, tuttavia sono i più diffusi (io stesso li uso entrambi, ma NON altri).

Infiltrazione articolare ginocchio

 

Figura 1 (infiltrazione articolare di ginocchio)

VEDIAMOLI PIÙ DA VICINO

I cortisonici iniettabili (non tutti i tipi di cortisone, quindi) hanno il grande vantaggio di agire da potente antinfiammatorio con un effetto già percepibile nei giorni successivi all’infiltrazione.
Viene usato in moltissime articolazioni, per diverse problematiche.

Tutto bene quindi? NON PROPRIO, dato che è un farmaco che, alla lunga, può ROVINARE I TESSUTI all’interno dell’articolazione, quindi è una terapia da effettuare con prudenza e solo quando vi è la stretta necessità. La vera controindicazione è il Diabete: se un paziente è diabetico (è sempre meglio comunicarlo al medico che propone un’infiltrazione col cortisone) NON si può procedere (sbalzi di glicemia nei giorni successivi).

L’Acido Ialuronico è una categoria di device medici (alcuni sono veri e propri farmaci) di ampio uso ma di grandi differenze. Quello che dico sempre ai pazienti è di vedere l’acido ialuronico come l’olio da aggiungere alle articolazioni: quando andiamo al supermercato abbiamo tanti tipi di oli, molto differenti tra di loro. Allo stesso modo l’acido ialuronico. Non esiste il prodotto migliore o che va bene per tutti i pazienti, ma dovrebbe essere contestualizzato alla situazione clinica e all’articolazione in questione.

L’acido ialuronico è un normale elemento delle nostre articolazioni e diffuso nel nostro corpo (lo sappiamo produrre), quindi è un prodotto sicuro (sono rare le intolleranze o allergie, tuttavia ancora oggi possibili). E’ un prodotto con diverse funzioni, sia biologiche (alleviare i dolori, stimolare la produzione di acido ialuronico di quell’articolazione) che meccaniche (ammortizzatore, far scorrere meglio le ossa tra loro).

Non sono però tutti uguali: ci sono prodotti che hanno maggior effetto meccanico (sono più densi, di solito utili nelle importanti artrosi) e altri con maggior effetto biologico (meno densi, più utili per stimolare la produzione di acido ialuronico endogeno) o combinazioni di essi.

Per esempio nel ginocchio l’acido ialuronico che propongo al paziente maratoneta con dolori da sovraccarico (ma che vuole proseguire nel suo sport) sarà diverso da quello per un paziente con dolori da artrosi medio-avanzata, in cui la richiesta è di poter camminare con meno dolore possibile. Diverso ancora è il caso della spalla (un’articolazione NON di carico, quindi).

Infiltrazione spalla

Figura 2 (infiltrazione nello spazio sub-acromiale della spalla)

Ricorda sempre che l’infiltrazione articolare è un atto medico, invasivo: può essere effettuato solo da medici, richiede un consenso informato. E’ da considerare invasivo perché potenzialmente può causare un’infezione o anche un sanguinamento articolare se il paziente è in terapia anticoagulante.

E’ da effettuare SEMPRE in ambiente ambulatoriale, con disinfezione della cute, usando i guanti e utilizzando prodotti correttamente conservati (al riparo da umidità e fonti di calore; non è necessario conservarli in frigo a meno che sia in periodo estivo con particolare caldo).
Io propongo questa terapia mettendo sulla bilancia i benefici e i rischi (accertandomi sempre dello stato di salute del paziente).

Ho effettuato negli anni diversi corsi, sia teorici che pratici, proprio per imparare le indicazioni cliniche più corrette e per effettuare la procedura in assoluta sicurezza.
Sono iscritto al Registro della Terapia Infiltrativa come medico infiltratore (www.terapiainfiltrativa.it).

 

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